giovedì 28 novembre 2013

C'era una volta il Nord-Est

 
Grazie della email. Leggo tutto con molto piacere ed interesse, soprattutto quello che scrive Paolo Bagnoli, senza comunque togliere nulla agli altri sia ben inteso.
    Più che una testata l'ADL dovrebbe essere una domanda: Qual è l'avvenire dei lavoratori italiani? L'estinzione grazie al sindacato? Grazie alla politica e grazie al capitalismo da quattro soldi fatto da capitalisti da tre soldi?
   Se poi vogliamo spendere due parole sul pubblico impiego, diciamo che l'appiattimento dei salari voluto dai sindacati che hanno materialmente assassinato il lavoro fa si che chi lavora e si impegna prende gli stessi soldi di chi timbra il cartellino e va a fare la spesa e nonostante li becchino, sono ancora al loro posto e se la ridono.
    Ebbene di un paese così cosa ce ne facciamo e non voglio fare di tutta l'erba un fascio, per dire, ma la situazione è questa.
    I lavoratori non contano nulla... oggi, una volta non era così e guarda caso l'Italia andava un pochino meglio.
   Purtroppo questi operai, braccianti ecc. son guidati male, sono assopiti, ermetizzati usando un termine con cui in passato definivamo le poesia di Ungaretti... l'ermetismo. In poche parole dormono anche perché poco acculturati, hanno sempre pensato a muovere le braccia e non la testa, il risultato si vede, non hanno capito un tubo di quello che gli sta succedendo.
    "C'era una volta il West" titolava un famoso film. Io direi: c'era una volta il Nord-Est, ricco e produttivo…
    Scusate lo sfogo, ma mi fa male vedere un simile decadimento e nessuno dico nessuno fa nulla per cercare di evitarlo.
 
Adriano - Pordenone
   
La ringraziamo del suo contributo d'idee e del suo apprezzamento, anche a nome di Paolo Bagnoli.  – La red dell'ADL

venerdì 15 novembre 2013

Lettera di Pittella agli italiani nel mondo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo
 
di Gianni Pittella, europarlamentare,
vicepresidente del Parlamento europeo,
candidato alla segreteria del PD
 
Cara amica, caro amico, sono stato per diversi anni responsabile per gli italiani all'estero del mio Partito e ho potuto conoscere personalmente molti di voi. Ho avuto l'opportunità di far visita alle comunità d'italiani in giro per il mondo e di apprezzarne dal vivo il valore, la storia e l'enorme contributo di lavoro e risorse messi a disposizione dei Paesi ospitanti e dell'Italia.
    Senza retorica e nostalgie nazionaliste, mi sono impegnato in questi anni per tutelare gli interessi dei milioni d'italiani residenti all'estero. L'ho fatto perché credevo e continuo a credere fermamente che gli italiani nel mondo rappresentino una ricchezza straordinaria per il nostro paese. Mentre la "prima emigrazione" aveva trovato una sua "governance" nell'arcipelago di sindacati, patronati, associazioni e partiti radicati sui territori, la nuova emigrazione, quella più densa di potenzialità nei settori della ricerca, della cultura e dell'impresa agisce ancora in maniera frammentata.
    Oggi, la sfida della rappresentanza è prima di tutto sfida di costruzione di reti. Gli italiani nel mondo devono trovare il giusto riconoscimento all'interno del Partito Democratico. Bisogna dare forma ad una nuova politica per gli italiani all'estero ed il Pd deve essere il principale promotore di queste istanze.
    Per questo ho deciso di candidarmi alla segreteria nazionale del Partito democratico e chiedo il tuo sostegno attraverso il voto alle primarie. Tutti gli italiani all'estero che hanno la tessera del PD hanno infatti la possibilità di votare presso il proprio circolo Pd di riferimento. Ti invito a consultare il mio sito internet - www.giannipittella.it - per conoscere il mio programma politico e per seguire le mie iniziative.

domenica 10 novembre 2013

Scomunismo

Su questa storia della decadenza di Berlusconi, ospitare gli articoli di ex-pci, le quali oltretutto minimizzano il grave strappo alle regole e alla prassi consolidata facendo una norma contra personam loro che hanno sempre contestato le leggi ad personam… Considero la vostra libera scelta poco socialista e molto giustizialista. Inoltre, i socialisti che potete vedere su fb sono molto contrari alla scelta operata perché il garantismo non può essere mai peloso come invece è quello degli (così tanto per dire) ex-PCI.


Roberto G.

Basta un sospetto di ex-comunismo per confutare le altrui posizioni? C'è un reato di ex-comunismo? Qui il garantismo non vale? Per altro, la sen. Linda Lanzillotta è un'ex-socialista (ora approdata a Scelta Civica). Quanto poi all'opinione prevalente su face book, speriamo che non si trasformi in una nuova ortodossia conformista del politicamente corretto. – La red dell'ADL