Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Un Mattino mi son svegliato
"Un Mattino mi son svegliato": il 18 maggio a Napoli giornata per l'informazione e il Mezzogiorno
"L'identità del Mattino è a rischio e con il suo principale giornale rischia di fare un passo indietro tutto il Mezzogiorno". E' l'appello del Comitato di redazione del Mattino che ha convocato una manifestazione pubblica per lunedì 18 maggio 2009 alle 10.30 presso la sala consiliare di Santa Maria la Nova, a Napoli. Un modo per dar voce e visibilità ai tanti messaggi di solidarietà arrivati in queste settimane, dal Consiglio regionale della Campania, dal Consiglio comunale di Napoli, da sindacati, politici, da lettori e collaboratori della storica testata, i quali hanno fondato un gruppo su Facebook ("Salviamo il Mattino") forte di 4.000 adesioni.
"Un Mattino mi sono svegliato" - questo il titolo della manifestazione - sarà l'occasione per denunciare i progetti di ridimensionamento della testata da parte della Caltagirone editore e i pericoli per Napoli e il Sud derivanti da un Mattino ridotto a foglio regionale. Il piano presentato dall'editore contiene drastici tagli del personale (un giornalista su quattro) e la chiusura della redazione di Roma. Per i servizi di politica, economia, cultura nazionali con riflessi diretti per il Mezzogiorno si prevede esplicitamente il ricorso "in maniera organica e continua" a "conoscenze presenti nelle testate del Gruppo". Ovvero al copia-e-incolla di servizi preparati da giornalisti del Messaggero, certo bravissimi - sottolinea il sindacato dei giornalisti - ma privi di una visione meridionalista.
Proprio per illustrare che aspetto avrebbe un Mattino romanizzato il Comitato di redazione ha preparato una prima pagina provocatoria, firmata dai Sette Re di Roma, che nei giorni scorsi è stata consegnata agli azionisti della Caltagirone editore e che sarà distribuita ai partecipanti alla manifestazione del 18 maggio.
Per ulteriori informazioni e adesioni:
unmattinomisonsvegliato@gmail.com
Madonnine
Apprendiamo da Repubblica online che Formigoni ha donato al capocantiere del "Pirellone bis" una piccola riproduzione della Madonnina, definendola "simbolo religioso e civile di Milano e della Lombardia".
Essa dovrà essere sempre al piano più alto della costruzione, e sarà sostituita a lavori ultimati da una Madonnina definitiva.
Che la Madonnina sia un simbolo religioso, non c'è dubbio. Ma che non sia un simbolo religioso "di Milano e della Lombardia" è pure fuor di dubbio: anche se può sembra altrimenti, in Italia (e in Lombardia) non c'è una religione di Stato fin dal 1984.
Non è chiaro poi cosa il Presidente intenda con l'espressione "simbolo civile". E non è chiaro perché, tra tutti i simboli civili radicati in Lombardia, egli scelga proprio la Madonnina.
Tra l'altro molte statistiche, quelle sui matrimoni civili a Milano e in Lombardia ad esempio, smentiscono che la religione cattolica giochi un ruolo di primo piano presso la cittadinanza.
Il circolo di Milano dell'UAAR chiede quindi la rimozione di un simbolo religioso, la cui presenza in un edificio amministrativo della Regione Lombardia è uno schiaffo al principio della laicità dello Stato.
Massimo Redaelli
Coordinatore del circolo UAAR di Milano
milano@uaar.it
Segnalazione
Un documentario sui ricongiungimenti familiari
Stiamo realizzando un documentario per la tsr (temps presents) sui ricongiungimenti familiari e i bambini clandestini ai tempi dello statuto dello stagionale. Vi preghiamo di pubblicare il comunicato allegato sull'AdL.
Marina Frigerio, Basilea
La Televisione della Svizzera Romanda cerca testimonianze sulle consequenze umane del vecchio statuto dello stagionale.
Avete vissuto personalmente anni difficili ai tempi in cui la Svizzera non permetteva i ricongiungimenti familiare dei lavoratori stagionali ? (Periodo 1950-1980)
I vostri figli hanno vissuto per un certo periodo in Svizzera da clandestini ?
Forse siete stato anche voi un bambino clandestino ?
Forse conoscete una storia interessante di clandestinità in Svizzera ?
La vostra testimonianza potrebbe essere molto interessante.
La Televisione della Svizzera Romanda (TSR) sta lavorando ad un documentario di « Temps Presents » sul tema dei bambini clandestini nel periodo in cui vigeva lo statuto dello stagionale.
Vi ringraziamo anticipatamente per il Vostro contributo e Vi invitiamo a prendere contatto con noi senza impegno.
La discrezione è garantita
Marina Frigerio - 031 991 42 86 - marina.frigerio@bluewin.ch
Raphaël Engel - Télévision Suisse - CP 234 - CH - 1211 Genève 8