martedì 18 novembre 2008

Precario, ma non gregario

"Col salario che si piglia / fa campare la famiglia / e da vecchio poi si acquista / un negozio da ciclista / o un baretto, anche più spesso, / con la macchina per l'espresso".

Gentile compagno direttore, qui in Italia la situazione dei precari si è fatta insostenibile. Sono bastati pochi mesi - quelli estivi, of course - per un netto peggioramento.
    Poiché - come diceva il nostro Nenni - in politica non sono dati vuoti, è emerso un vasto movimento, alquanto inedito per composizione sociale e modalità di azione e di comunicazione, che ha ripreso in mano la vasta area delle opposizioni (al plurale) verso le politiche neoliberiste.
    Quanto bisogno ci sarebbe di un vero partito socialista (di sinistra e antiliberista)! Solo persone fanaticamente indottrinate dallo Zeitgeist possono negarlo. Solo persone meschinelle possono pensare a un partito socialista (bonsai) che non lotti per una scuola pubblica...
    Tenga presente che qui, a scuola, la situazione è a dir poco caotica. Ma di questo un'altra volta. Le invio qui sotto una filastrocca di Gianni Rodari che credo molto utile per chiudere con un po' di sana autoironia. 
Saluti socialisti da un giovane precario socialista
Lettera firmata, Bari