venerdì 27 novembre 2009

Crisi, presecuzioni e costituzione

 
 

AUMENTA LA CRISI, AUMENTA LA LOTTA

 

L'attesa e la calma NON pagano. Se non si lotta, se non ci si incazza, se non si sbattono in faccia le promesse a chi le ha fatte, nulla si muove. Nella terra della dimenticanza e dell'indifferenza, solo chi si fa notare ha una possibilità di ottenere qualcosa. Lo proviamo sulla nostra pelle, giorno dopo giorno. Il lavoratori della "Preziosi"

Paderno Dugnano (MI)

Il post completo sul blog è disponibile qua

 
 
 
 
 

Piccole persecuzioni crescono 

 

Vi scrivo per aggiornarvi su quanto accaduto in questi giorni ai Rom del campo  di Via Rubattino a Milano.

Venerdì abbiamo presidiato la prefettura e una sorta di capo di gabinetto ha ricevuto una delegazione di genitori, insegnanti e rom promettendo ovviamente di tutto e di più. Per le 22 la maggior parte di mamme con bambini che la notte prima avevano dormito in strada sono state accompagnate da noi e dai volontari in vari centri di accoglienza che li avrebbero però ospitati una sola notte (non vi dico per trovare qualche disponibilità che sforzi abbiamo dovuto fare). Gli altri hanno avuto il "permesso" di dormire sotto il ponte a Rubattino con la promessa che la polizia non sarebbe andata a sgomberare.

    Detto-fatto, ieri mattina all'alba li hanno fatti sloggiare e in malo modo.

    Così li abbiamo portati con una marcia forzata alla chiesa qui di S-Ignazio suscitanto le ire del prete che ha subito domandato perché qui e non in altra parrocchia e le ire delle persone che si sono viste "occupare" la loro chiesa e infangare il decoro del luogo...

    Durante il giorno, la gente ha cominiciato a capire e si è creata una rete di solidarietà e sono state portate coperte, vestiti, cibi e tutto quello di cui potevano aver bisogno. Si cercavano i bimbi e le mamme senza scarpe e senza giacca... pacchi di pannolini e assorbenti per mamme e bambini. Sono arrivati anche tanti passeggini.

    C'era una mamma che aveva partorito da 15 giorni, una che stava malissimo perché aveva abortito da poco e non aveva neppure le mutande. I bambini giocavano nel parco insieme ai loro amici italiani.

    Il prete ha tenuto il cancello dell'oratorio chiuso e con un "servizio d'ordine" portava in bagno chi aveva bisogno.

    Ha portato un pentolone di acqua calda dalle cucine in cui ha messo 2 bustine di té e ha distribuito... intanto le mamme italiane compravano pane e latte al supermercato e omogeneizzati e scatolette per far mangiare tutti...

    E' chiaro che ne sono arrivati tanti, anche tutti quelli che avevano dormito al coperto per una notte.

    Finalmente è arrivato un assessore mandato dalla Moioli che ha contrattato una serie di sistemazioni in vari centri d'accoglienza. La battaglia è stata dura perché inizialmente volevano separare le mamme dai bambini con più di 5 anni mandando questi in istituti... i padri non ne parliamo...

    Poi sono addivenuti a miglior compromesso e hanno accettato di far stare insieme le mamme coi bambini... non tutte le famiglie hanno accettato di separarsi e qualcuno si è allontanato verso le 8 di sera con i propri carrelli e le proprie coperte e bimbi al seguito.

    Alle 21 e 30, mamme, bambini e donne sole erano sui pulman dell'ATM per essere portati a destinazione... alcuni perfino a Crema.

    Albert, il bimbo handicappato di 7 anni che ha un rapporto privilegiato con suo padre,

è stato a forza staccato dal suo collo. Abbiamo pianto tutti

    Il Presidente del Comitato genitori della scuola Feltre e la maestra Flaviana hanno convinto il prete ad aprire la stanza giù per far mangiare gli uomini (tutti i soggetti di sesso maschile maggiori di 15 anni tra cui un bambino che è in Italia solo col padre) al caldo e farli dormire al coperto solo per stanotte.

    Abbiamo scodellato questo pasto a 40 uomini infreddoliti e spaventati... e poi li abbiamo lasciati lì con la promessa che stamattina avrebbero sloggiato verso le 9. Sento ora al tg2 che così hanno fatto

    Ho conosciuto Alina, mamma di 4 figli, attiva nella scuola nel comitato genitori (è venuta perfino a votare domenica 15), che ha frequentato il liceo in Romania

    Ho portato per mano la bimba bellissima che frequenta in Feltre la 2A...

    alcune famiglie di bambini frequentanti sono state disperse, pare nei pressi di Segrate... come torneranno a scuola tutti questi bimbi? Quelli a cui il cartolaio di quartiere ha regalato libri e quaderni all'inizio dell'anno?

    Oggi ci sono degli articoli vergognosi sui siti del Giornale e sui siti della Lega e del PDL... non si parla dei bambini, non si parla del fatto che sono persone a cui il Comune ha negato i minimi diritti umani...

    Ma sapete che De Corato aveva organizzato una festa in Rubattino per celebrare questo ennesimo successo? Per fortuna la risonanza del nostro gesto l'aveva fatto desistere...

    Siamo stati circondati tutti il giorno da polizia e carabinieri in assetto di guerra e un decina di poliziotti della DIGOS in borghese... la DIGOS... vi rendete conto? Come fossimo tutti terroristi. In effetti il Giornale parla dei comunisti che hanno portato i rom in chiesa... Lettera firmata (Milano)
 
 
 
 
 

L'INSEGNAMENTO DELLA COSTITUZIONE

E LE CONTRADDIZIONI DI GALLI DELLA LOGGIA

 

Sul "Corriere della Sera" dell'8 novembre 2009 Ernesto Galli della Loggia critica duramente l'introduzione, nella scuola, della disciplina autonoma "Cittadinanza e Costituzione", fino ad affermare che da "luogo di apprendimento" l'istituzione scolastica sta diventando "agenzia della socializzazione".

Convinto che alla scuola non vadano assegnati compiti che prescindano dall'istruzione, egli si dichiara favorevole ad una "scuola dei saperi" in cui  "la Cultura, rivolta costitutivamente alla Bellezza e alla Verità, è in sé e per sé, in quanto tale, matrice decisiva di raffinamento etico e di crescita civile".

A suo giudizio la nuova disciplina condurrà a risultati solo negativi:

 

a)        l'Educazione sarà promossa in modo autoritario, mediante l'adozione di una tavola di valori (quelli della Costituzione) assunti a priori e calati dall'alto;

b)       l'identità della persona e la sua costruzione saranno affidate all'adeguamento a una norma astratta;

c)        la promozione del Buonismo e del Perfettismo universali genereranno analfabeti e bulli;

d)       la democrazia sarà solo un modello di relazioni etiche tra gli individui e tra gli individui e le istituzioni;

e)        la Costituzione, da carta politicamente discutibile ("che magari può essere cambiata"),  sarà trasformata in "vangelo di una vera e propria religione politica", mirante a creare un "agghiacciante Uomo Nuovo Democratico, Cittadino Perfetto".

 

       E' alquanto strano che Galli della Loggia esprima, oggi, concetti simili.

       In un articolo apparso sul "Corriere" del 21 agosto 2008, egli aveva infatti analizzato la crisi della scuola italiana ricordando che essa (e quella dell'Europa) "non è solo un sistema per impartire nozioni", ma deve avere al suo centro "un'idea, una visione generale del mondo".

 

 

Riflettendo sull'Italia nuova nata dalla modernizzazione, in quell'articolo egli osservava anche che il nostro Paese "non riesce più a pensarsi come un intero, come nazione, a progettare il suo futuro perché non riesce più a incontrare il suo passato". E suggeriva, pertanto, di ridare profondità storico-nazionale alla scuola, mirando a "ricostituire culturalmente il rapporto centro-periferia e Nord-Sud". Infine ribadiva che la funzione della scuola è "nella costruzione della personalità individuale, principalmente attraverso l'apprendimento dei saperi, delle nozioni, della disciplina che esso comporta".

 

       In un altro, precedente articolo (Corriere, 27 aprile 2007), Galli della Loggia aveva inoltre ricordato che l'Italia democratica porta dentro di sé, "nella sua storia culturale e nella sua antropologia", il germe della violenza.: violenza che ha caratterizzato il Risorgimento, le culture politiche di fine Ottocento e del Novecento (socialismo massimalista, nazional-fascismo, comunismo gramsciano, azionismo), la Resistenza, alimentando sempre i miti della rivoluzione e dell'utopia. E tale germe – secondo lui - all'Italia "non riesce mai di estirparlo", nonostante la presenza in essa anche di culture della non-violenza e del pacifismo.

 

       Trovo contraddittorio e privo di costruttiva speranza il ragionamento di questi giorni di Galli della Loggia..

       L'Italia dei nostri anni è non solo il risultato di una storia segnata dalla violenza e dalle utopie, ma anche un Paese in forte evoluzione in cui sono prepotentemente entrati (accrescendone enormemente problemi e complessità) il consumismo della globalizzazione, la volgarità predominante della televisione, lo tsunami dell'immigrazione .

Per le nuove generazioni di giovani è necessario e urgente  che la scuola non sia solo luogo di apprendimento e di istruzione (peraltro non solo di Lingua e letteratura italiana e Matematiche, come invece suggerisce Galli della Loggia, forse suggestionato dall'impianto scolastico della Confederazione Elvetica), ma anche "comunità educante", capace di formare cittadini responsabili, rispettosi di sé e degli altri, solidali, aperti al dialogo interculturale. E lo studio della Costituzione potrà certamente promuovere, negli allievi, la costruzione di una più sana identità (personale, locale, nazionale e umana), giacché fondata sui valori della legge fondamentale dello Stato, da cui acquisire competenze di dignità umana, appartenenza, alterità e relazione, partecipazione.

Ritengo personalmente utile e necessario, a scuola, lo studio della nostra Costituzione Repubblicana: espressione di alta sintesi della nostra civile convivenza, la quale – come avvertono gli osservatori più attenti – ha bisogno di tutte le forze per la sua attuazione completa.

         Forse Galli della Loggia, come certi recenti nuovi lettori del suo giornale, mira a una "riduzione di valore" della nostra Carta costituzionale (se non, addirittura, a un suo superamento). Ma con quali prospettive istituzionali? 

 

Vincenzo Cutolo

 

Associazione EducaCi, Milano 

 

 

 

 

 

La folle legge Brunetta

 

Neanche una riga sulla folle prescrizione contenuta nella legge Brunetta di riforma della Pubblica Amministrazione, in cui è previsto che per legge il 25% dei pubblici dipendenti viene considerato "fannullone" per definizione, a prescindere dal rendimento effettivo?

Raffaele Neri

 

Caro Neri, grazie della sua sollecitazione. La norma cui lei fa riferimento ci sembra che riguardi i "dirigenti", non i cosiddetti "fannulloni": la "retribuzione di risultato" (cioè il premio di produzione) "non è attribuita al 25% dei dirigenti anche se hanno conseguito il risultato", come rileva la Flc-Cgil. In altre parole viene premiato al massimo il 75% dei dirigenti. Il tema è senz'altro da approfondire. Tenga presente però che non rientra nelle nostre reali possibilità (né nei nostri compiti) svolgere una attività di cronaca sindacale.

Noi qui, da Zurigo, siamo sempre disponibili a recepire e veicolare notizie e commenti sul mondo del lavoro del nostro Paese, e facciamo quel che possiamo. Al momento siamo per es. impegnati a pubblicare un'ampia riflessione in tre puntate (l'ultima delle quali appare proprio in questo numero) a riguardo del congresso della Cgil previsto per la primavera prossima.

 

Cordialmente - La red dell'ADL

 

 

 

 

 

Di me cosa ne sai

 

Ho letto con interesse l'articolo di Ugo Intini, L'occasione mancata della sinistra italiana sull'ADL della settimana scorsa. Mi ha fatto pensare, per un punto di vista che certo non può essere il mio per esperienza, ruolo ed età.

    Colgo l'occasione - è un contributo per riflettere su quegli anni in modo diverso - e segnalo un film documentario molto interessante, a proposito della "rivoluzionarietà" del PSI, "Di Me Cosa Ne Sai" di Valerio Jalongo, presentato con successo allo scorso Festival di Venezia.

    L'ho visto per caso, mi ha raccontato cose e coincidenze di cui non ero a conoscenza. Ne parlo anche nel mio blog http://radiopavlov.blogspot.com/2009/10/di-me-cosa-ne-sai.html .

 

Paolo Rumi