democratiche di opposizione
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Gentile Andrea Ermano, mi preme dirle che faccio mio il suo appello rivolto a tutti i lettori di ADL.
In questo momento, così pericoloso per le sorti del nostro Paese, ritengo che l'attenzione, insieme con il nostro auspicio, debba rivolgersi al Partito che rappresenta la maggiore forza di opposizione e per questo propongo l'apertura di un dialogo con il Partito Democratico, senza sterili polemiche. Sperando, al tempo stesso, che al suo interno emerga una mens construens in grado di indicare la rotta da percorrere.
Né è da sottovalutare o rimuovere l'analisi di Ugo Intini, la cui valutazione delle prospettive è inoppugnabile e agghiacciante. Una valutazione, a mio avviso, confermata anche, se era necessario, dalla recente affermazione del nostro capo del Governo di voler lasciare il testimone all'intramontabile Gianni Letta, una volta terminata la legislatura. Conoscendo la melliflua doppiezza del personaggio, se non si è del tutto sprovveduti, è facile intuire un tentativo maldestro di nascondere i reali intenti. Mai come in questa occasione, si potrebbe dire, i fatti (le parole del leader) devono cedere il passo alle interpretazioni e chi non ha gli occhi offuscati dall'ideologia deve convenire che, per non ritrovarci con un Presidente della Repubblica coperto da infamanti accuse, la strategia da adottare è solo una: l'alleanza di tutte le forze democratiche di opposizione, dal Terzo Polo di Casini a Vendola. Chi non condivide si assuma la responsabilità!
Nel 1944 sarebbe stato facile per gli Alleati bombardare i binari che portavano ad Auschwitz, ma per motivi misteriosi e ingiustificabili non è stato fatto. E oggi siamo ancora qui a chiederci il perché. Ecco, appunto, non vorrei che alla resa dei conti fossimo costretti a riproporci la domanda. Perché?
Cari auguri a lei, alla redazione e a tutti i lettori.
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Gerardo Milani
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Caro Milani, grazie della Sua lettera. Lei non è l'unico a scriverci (o a telefonarci) allarmato.
Il Mediterraneo si sta trasformando in un'immensa fossa comune e quindi la mobilitazione civile deve andare avanti, con le armi della ragione e nelle forme ragionevolmente possibili.
La Repubblica italiana si fonda sulla centralità del Parlamento in quanto potere legislativo. Indebolire il Parlamento favorisce tentazioni di supplenza e una sorta di duello tra poteri. Berlusconi sul conflitto tra poteri ha lucrato la sua fortuna politica.
Ci auguriamo un governo di larghissime intese, da Vendola a Casini a chi ci sta, che ci porti a nuove elezioni dopo avere abrogato il "porcellum" e restituito al Paese una legge elettorale in linea con la Costituzione, cioè proporzionale.
Grazie a chi lo fa
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Grazie per l'invio del giornale. E' molto bello. Vorrei continuare a riceverlo. Grazie a chi lo fa.
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Buon lavoro
Adriano Prosperi
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Carissimo e chiarissimo professor Prosperi, La ringraziamo noi e sentitamente.
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Buon lavoro anche a Lei
La red dell'ADL
Altre
culture
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Care e cari, amici della Fondazione Pellegrini Canevascini,
abbiamo il piacere di invitarvi alla presentazione del volume Altre culture. Ricerche, proposte, testimonianze, a cura di Nelly Valsangiacomo e Francesca Mariani Arcobello.
La nuova proposta della FPC - un'opera collettiva che ripercorre forme e canali d'espressione della cultura in seno al movimento operaio - sarà discussa il 20 aprile alle ore 18.00 a Bellinzona, presso la Scuola cantonale di commercio. Parteciperanno Orazio Martinetti e Tiziana Mona-Magni, presidente dell'Associazione Il Becco giallo.
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Fondazione Pellegrini Canevascini
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