martedì 12 aprile 2011

Democrazia a mezzadria, Vigilia del Quarantotto

Democrazia

a mezzadria

________________________________

Con il voto avvenuto alla camera dei Deputati sul conflitto di attribuzione per il così detto "Processo Ruby", ecco un'altra giornata tragica per la democrazia in Italia che, ormai, è a mezzadria con il padrone Berlusconi ed i contadini dei vari poderi (PDL, LEGA, Responsabili, ecc.) che raccolgono per LUI. Anche all'estero siamo indignati per quanto sta avvenendo nel Parlamento italiano e siamo idealmente vicini a quanti stanno protestando in questo momento nelle piazze di Roma ed in Italia in generale!

________________________________

Dino Nardi

consigliere CGIE

________________________________


Vigilia del

Quarantotto

________________________________

Visitando il rinnovato museo nazionale del Risorgimento a Torino, ho appreso che il 48 è cominciato nel 47, e in Svizzera, con una guerra tra cantoni popolari e aristocratici, se ho capito bene. Ce lo racconti sul tuo bel giornale?

________________________________

Claudio Bellavita

________________________________

Caro Bellavita, grazie delle tue gentili parole. Tento di venirti incontro nella modesta misura per me possibile.

Nel 1847 ci fu in Svizzera una guerra civile tra il "Sonderbund", cioè la lega separatista di cantoni conservatori, e la maggioranza della Dieta confederale, attestata su posizioni liberal-progressiste.

Nel conflitto confluì anche la contrapposizione tra cattolici e protestanti: l'espropriazione dei conventi in Argovia, il rientro dei gesuiti a Lucerna, la conseguente insurrezione armata degli evangelici anti-gesuiti.

Soprattutto erano in ballo, però, questioni di carattere sociale, politico e amministrativo.

Un esercito di centomila armati, guidato dal generale Dufur, condusse una campagna piuttosto incruenta (cento i caduti in totale), che culminò con la "riconquista" di Lucerna e l'espulsione della Compagnia di Gesù dalla Svizzera (dove verrà riammessa solo nel 1973).

Nel 1948 seguì la nascita della Confederazione Elvetica, che portò con sé l'unificazione monetaria come pure l'armonizzazione del sistema dei pesi e delle misure, ma soprattuto la redazione di una carta costituzionale d'impronta radicale, cioè liberal-progressista, piuttosto avanzata anche in rapporto ai tempi, pur rivoluzionari.

Questo agreement aveva luogo in terra d'Elvezia nel 1948 mentre l'Europa bruciava d'insurrezioni nazional-popolari. La Francia proletaria tentò nella Comune di Parigi persino l'attuazione di una nuova "democrazia partecipativa", che fu sostenuta da Marx, Engels e Bakunin.

A casa nostra il proto-socialista Garibaldi, provenendo dall'esilio sudamericano, sbarcò a Nizza. Prese parte alla Seconda Guerra d'Indipendenza. E dopo alterne vicende politico-militari, riparò proprio nella neo-costituità Confederazione Elvetica.

Di qui mosse nuovamente verso l'Italia. Qualche mese dopo, nel 1949, ritroviamo l'Eroe dei due mondi e le camicie rosse impegnati nella difesa della Repubblica Romana, retta dai triumviri Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini ed Aurelio Saffi.

________________________________

Cordialmente

Andrea Ermano

P.S.: Per una bibliografia essenziale sul "Sonderbund" vai al sito (in tedesco e francese): http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/d/D17241-pref.php.