L'ultimo editoriale di Andrea Ermano è un pezzo davvero notevole: ha la capacità di ridurre in poche righe a tesi e antitesi i due principali filoni politologici italiani e forse europei ma si conclude "chiudendosi in angolo" come un pugile senza più vigore ricorrendo a categorie giudaico-cristiane - carità, compassione - religiose in buona sostanza. Cos'è successo? Perchè? A me pare che le logiche conseguenti del ragionamento dovessero, necessassariamente essere conflittuali, dialettiche, altre in ogni caso, invece si conduce un ragionamento incentrato sul materialismo dialettico sino ad un certo punto per poi virare in ascesi mistico-religiosa nelle conclusioni. A me, e lo dico molto sommessamente e con immutato rispetto, pare una cosa tanto scombinata da risultare incomprensibile e perciò chiedo lumi.
Vito Antonio Ayroldi, Milano
Caro Ayroldi, per restare in metafora pugilistica, Vendola ha messo al tappeto Veltroni, quanto meno dentro al PCI-PDS-DS-PD, perché nemmeno i "cattolici del PD" possono più permettersi di seguirlo. Di fronte al popolo di sinistra rischiano tutti di apparire "di destra": se passasse questo trend, ne conseguirebbero pesanti emorragie a favore dei concorrenti IDV-SEL e del non voto. Ergo, i piddini devono proclamarsi "democratici" ma anche "di sinistra"; senonché tre-quattr'anni or sono i "Democratici di sinistra" sono stati sciolti in nome dell'amalgama con Rutelli. Oggi assistiamo all'ennesima Anabasi dall'Assurdistan di un gruppo dirigente poco serio, ma le ondate di sdegno scatenato servono ormai a poco. – Andrea Ermano