Una lettera aperta a Pietro Grasso
Il fardello del ruolo che Ella ricopre come Seconda Carica dello Stato riconosce comprensione e fiducia nella Sua Persona. Forse sarebbe stato meglio liberarsene prima della campagna elettorale, avrebbe avuto più libertà ed esatto maggiore considerazione.
Volge al termine la gittata parabolica della settimana scorsa circa le tasse universitarie. Ora prima che qualcuno del suo gruppo si metta a parlare di sanità, ci perdoni la presunzione di dare lo stato dell'arte.
Le è certamente noto l'esito dell'Indagine della Commissione Sanità del Senato in cui si fa voti perché si correggano alcune distorsioni del Sistema Sanitario Nazionale (approfondisci sul sito).
L'elenco siderale dei problemi è demandato ad altri nella prossima Legislatura e ci si augura che le situazioni si correggano. Come dire " Brevi cenni sull'Universo".
1. Lo slogan "Per tutti e non per pochi" vale soprattutto per una sanità incorreggibilmente avviata verso la fase della sussidiarietà assicurativa. Dunque ci chiediamo se questa sinistra, che Ella rappresenta e guida, voglia la privatizzazione malcelata o mantenere lo spirito universale e globale dell'assistenza per tutti. Come noto, le principali Compagnie Assicurative hanno sede in aree politicamente strategiche per il Suo gruppo e potrà esserLe molto difficile tenere per la Sanità programmi indipendenti.
L'altro problema, non disgiunto dal precedente, è l'aziendalizzazione, con tutte le sue storture (una per tutte il DRG) che, oltre a evocare fenomeni di corruzione, ha provocato il guasto gravissimo di ritenere il malato e le sue sofferenze semplicemente un costo e una spesa.
2. Come Le è certamente noto, il disavanzo del Sistema Sanitario Regionale (SSR) che ha imposto i Piani di Rientro è tale da imporre una revisione del Titolo V appena si possa, ossia a Legislatura appena dischiusa. Non è concepibile infatti che il PIL regionale venga devoluto tra il 76 e l'80% alla Salute e i malati della Calabria, Basilicata e altre Regioni disastrate si trasferiscano con pendolarismo sanitario aumentando a dismisura le liste d'attesa degli Ospedali Metropolitani di Milano, Torino e Roma, dove la lista d'attesa inizia già a Fiumicino.
3. Le quali Liste hanno come causa primaria non già solo l'afflusso dei migranti sanitari (oltre a quelli politici ed economici) bensì la desertificazione della Medicina Territoriale, la chiusura dei Ospedali periferici o di terza categoria che invece dovrebbero essere riadattati a Centri di Primo Intervento (diagnostico e terapeutico).
4. Dia, con lo stile moderato ed elegante che La contraddistingue, una reprimenda sul tormentone "Vaccini". Lasciando agli esperti le discussioni di merito, che sono molte e complesse e di cui spesso si è dovuta occupare con buon senso la Magistratura (approfondisci sul sito) si deve arrestare la diatriba rovinata sul piano inclinato e assai scivoloso della Curva Sud vs Curva Nord. Dia un segnale di serietà e si imponga per porre fine a queste modalità che danno solo disdoro a chi le utilizza.
5. Lanci un segnale di trasparenza, dal Suo alto ruolo di Magistrato. Come certamente Le è noto, recenti indagini di Transparency International Italia, Censis, Ispe-Sanità e Rissc puntano il dito almeno su un'azienda sanitaria ogni tre (37%) per episodi di corruttela negli ultimi 5 anni, non affrontati in maniera appropriata e confermando i circa 6 mld dissipati in corruzione sanitaria. E lanci un segnale su possibili conflitti di interesse che, a vario titolo ed in diverse modalità, coinvolgono il mondo della Sanità con l'Industria.
6. Ma soprattutto Signor Presidente ci dica la verità sul pensiero di LeU: siamo d'accordo per aumentare la presenza dello Stato nei Servizi Pubblici (Scuola, Sanità, Sicurezza ed anche Trasporti) o rincorrete anche voi il miraggio delle Privatizzazioni che tanto fallimento hanno procurato?
Prof. Aldo Ferrara Massari, Siena