lunedì 22 gennaio 2018

L'ESENZIONE DEL CANONE TV

LETTERA

Una presa in giro per tanti emigrati !

Come ormai noto, avendo trattato questo argomento più volte negli ultimi anni, con l'introduzione del pagamento del Canone RAI attraverso la bolletta elettrica (dal 2017 ammonta annualmente a 90 euro), hanno diritto all'esenzione da questo pagamento: gli ultrasettantacinquenni che non superano annualmente un reddito familiare di 6.713 euro (una casistica quindi molto rara in emigrazione con la possibile eccezione di quanti vivono in America latina) e tutti coloro che non possiedono un apparecchio TV nell'abitazione in Italia per la quale sono titolari di un contratto di fornitura elettrica.

    Sia gli uni che gli altri devono chiedere l'esenzione dal pagamento del Canone all'Agenzia delle Entrate (Ufficio Torino 1 / SAT - Casella postale 22 - 10121 Torino) inviando un'apposita Dichiarazione sostitutiva predisposta dalla stessa Agenzia delle Entrate, allegandovi una copia di un documento di identità valido. Tale Dichiarazione, ove continui a sussistere tale diritto, deve essere presentata ogni anno a far data dal 1 luglio ed entro il 31 gennaio dell'anno di riferimento (per esempio, per richiedere l'esenzione del pagamento del Canone per il 2018 vi è tempo sino al prossimo 31 gennaio).

    Tuttavia per i residenti all'estero sorge subito un primo problema per quanti non è possibile l'invio della Dichiarazione per via telematica e debbono farlo attraverso il servizio postale. Infatti – chissà perché – per questo invio è richiesto espressamente dall'Agenzia delle Entrate che il plico venga spedito per raccomandata "senza busta" e cioè con un sistema che non sempre gli uffici postali all'estero accettano (per esempio quelli elvetici). Ma questo è niente rispetto al secondo problema che è emerso da quando è stato introdotto questo nuovo sistema di prelievo del Canone RAI. Infatti in emigrazione, quantomeno in Svizzera, sono moltissime le famiglie che possiedono una abitazione in Italia e tra queste non poche sono quelle prive di un apparecchio TV e quindi nelle condizioni di richiedere l'esenzione dal pagamento del Canone.

    Tuttavia – come ci raccontano gli operatori del patronato ITAL UIL ed i dirigenti dei circoli UIM che offrono ai connazionali, tra i tanti, anche questo servizio – molti di coloro che hanno richiesto correttamente all'Agenzia delle Entrate di Torino l'esenzione dal pagamento del Canone se lo vedono addebitare ugualmente sulla bolletta elettrica mensile ed inutili sembrano essere anche le successive richieste di rimborso all'Agenzia delle Entrate di Torino, come inutili e pure dispendiosi risultano essere i ripetuti reclami fatti telefonicamente a quella sede.

    Un problema che dimostra, una volta di più, come la burocrazia italiana sia la vera colpevole del malfunzionamento del Paese impedendo, come in questo caso, che un cittadino possa avvalersi di quello che la legge gli consente!

Dino Nardi, coordinatore UIM Europa