mercoledì 21 gennaio 2009

Egregio Presidente Lula Da Silva: No all'impunità a un terrorista

Lettera
La protesta dei familiari delle vittime di stragi e altri atti terroristici al presidente del Brasile, Lula Da Silva
Egregio Presidente Lula Da Silva, abbiamo appreso dalla stampa che il suo Paese ha concesso lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti, l'ex militante dei Proletari Armati per il Comunismo, condannato all'ergastolo in Italia per 4 omicidi.

La nostra associazione, composta di Familiari che hanno subito sulla propria pelle le conseguenze del terrorismo, ritiene sconcertante questo comportamento.

Anche Lei, a parole, a nome del suo Paese, si batte contro il terrorismo per poi tutelarne la copertura e soprattutto l'impunità.

Questo terrorista, per sfuggire alle proprie responsabilità, ha cercato vigliaccamente di ammantare politicamente il suo operato di squallido assassino.

Ricordiamo a Lei e a tutte le autorità del suo Paese che la battaglia contro il terrorismo non è fatta di vane parole, ma di concreti e conseguenti atteggiamenti formali e sostanziali.

Signor Presidente, il comportamento del suo Paese in questa vicenda ha la disapprovazione totale dei Familiari delle Vittime del terrorismo.

Paolo Bolognesi, Bologna
Associazione 2 agosto 1980