A margine dell'articolo "Ben altro!" di Paolo Bagnoli
apparso sull'ADL di mercoledì scorso.
È quanto meno ingeneroso, come ha fatto Paolo Bagnoli, accostare esperienze politiche diametralmente opposte, come quelle di Ingroia e Vendola. Le allucinazioni monotematiche ("radical-giudiziarie") dell'uno niente hanno a che vedere con l'impegno responsabile dell'altro nella coalizione di centrosinistra.
Il contributo di Vendola, come ha opportunamente osservato Andrea Ermano, è stato determinante nel porre un argine alla deriva berlusconiana e includerei in questo ruolo anche il piccolo ma prezioso contributo del misconosciuto Nencini.
Altro che nave di Schettino! Non oso pensare alle drammatiche conseguenze che avrebbe avuto la vittoria del Pdl alla Camera innanzitutto sul piano delle cariche istituzionali.
Gerardo Milani
Nel mio articolo ponevo essenzialmente il problema della sinistra in Italia – problema che Vendola non mi sembra abbia risolto, con tutto il rispetto per l'uomo, naturalmente.
Né tantomeno è stato risolto dal partito dei giudici.
Che ci sia nuovamente qualche deputato del Psi, bontà del PD, non significa che la questione socialista sia avviata a soluzione nel nostro Paese.
Infine il "vincitore sconfitto" delle elezioni: il paragone con la nave di Schettino potrà non piacere, ma l'incaglio di Bersani è evidente.(P.B.)