venerdì 13 dicembre 2013

Renzi ha vinto

 
Ma soprattutto ha perso il gruppo dirigente
che ha governato la sinistra per vent'anni
 
Come ampiamente previsto Matteo Renzi ha vinto le primarie del PD, ma soprattutto ha perso il gruppo dirigente che ha governato la sinistra per 20 anni: Renzi, Cuperlo e Civati sono esponenti della nuova generazione ed è questa la ragione per cui molti sono andati a votare (ca 3 milioni).
    Renzi ha promesso che liquiderà la vecchia nomenklatura che ha compiuto imperdonabili errori non facendo quello che mezza Italia, in primis gli elettori di sinistra, si aspettavano: la legge sul conflitto d'interessi, una nuova legge elettorale, la riforma televisiva.
    D' Alema e i vecchi dirigenti hanno lavorato per riconsegnare ogni volta il paese a Berlusconi (vedi p.es. Bicamerale) e hanno condiviso, sia pur in parte, il sistema di corruzione nazionale e locale, con i vari Penati, grandi e piccoli, sparsi sul territorio, e la gestione dei grandi affari sporchi, vedi Monte dei Paschi di Siena.
    Capolavoro in negativo, dopo primarie e relativa campagna elettorale ritenute esaltanti, riuscire a perdere nel febbraio scorso elezioni credute già vinte e varare un governo con Berlusconi dopo averlo negato fino all'ultimo.
    Non dimentichiamo il plotone di esecuzione di 101 parlamentari che hanno impallinato il fondatore dell' Ulivo, R. Prodi. Credo che quest'episodio abbia fatto perdere definitivamente la pazienza della base: speriamo che la vecchia nomenklatura, così refrattaria a lasciare il posto a dirigenti più giovani e dinamici, lo capisca e faccia finalmente un passo indietro.
    Altrimenti, se saranno ancora i vecchi dirigenti, i vari D'Alema, Bersani, Bindi, Finocchiaro, Veltroni, Fioroni etc. a guidare la campagna elettorale per le prossime europee, si rischia di dare un'altra vittoria ai berlusconiani e diversamente berlusconiani.
    La speranza è che dalle ceneri di questo vecchio PD (ex PCI, ex PDS, ex Ulivo-Margherita etc.) nasca finalmente un vero partito progressista sull' esempio dei maggiori partiti di sinistra europei: SPD,Labour Party, PSOE, PSF, i partiti socialisti scandinavi etc.
    Certo, si poteva fare tutto questo già un anno fa. Probabilmente (anche se non c'è la controprova) un Renzi al posto di Bersani avrebbe tolto più di un voto a Berlusconi e non si avrebbe dovuto fare il compromesso – per molti umiliante e contro-natura – delle "larghe intese". Errare humanum, sed perseverare diabolicum (dalemacum). Importante ora non dividersi come nel passato, ma stare uniti, come hanno promesso Cuperlo e Civati, anche loro esponenti del ricambio.
 
Lettera firmata - Lugano
 
Lei demonizza, letteralmente, il nome di un noto esponente del suo partito e poi, sulla stessa riga, si appella all'unità. Non le pare un po' incongruo? – La red dell'ADL