giovedì 9 aprile 2009

Ci sarà pure un Giudice a Kabul?

L’acquiescenza dei governi democratici dell’Occidente, che pure sono presenti in forze in Afghanistan, verso le introduzioni di leggi coraniche che maltrattano le donne e le riducono in una condizione di inferiorità è inaccettabile.

    L’Italia, insieme ad altri Paesi, avrebbe il dovere di convincere Karzai a non introdurre leggi che riportino il Paese verso una feroce tirannia di tipo talebano. Né possiamo accettare in casi come questi di essere richiamati al rispetto delle tradizioni etnico-culturali dei Popoli.

    C’un alla Legge Superiore, quella del rispetto dell’Umanità, che dovrebbe spingere i Governi Occidentali ad agire.
    Quando nei Paesi le leggi sono ispirate solo dai precetti religiosi e non ci sono contrappesi costituzionali applicati da una rigorosa Carta Costituzionale, non ci sono speranze.

    In Italia, invece, per fortuna una Carta Costituzionale c’è ed agisce senza interferenze politiche o religiose.
    La bocciatura di fatto dell’art. 14, secondo comma della Legge 40, e di altri articoli e commi, rendono questa legge meno restrittiva per le donne, per la loro salute fisica e psichica ed accolgono molte delle argomentazioni che dimostrano come la legge nell’impianto iniziale fosse priva di razionalità scientifica oltre ad essere irragionevole in assoluto.

Angelo Salvatori
www.pd.communitas2002.org