Egregio Direttore, sia detto con grande rispetto per Lei, ma al suo Editoriale (Inciampare due o più volte, ADL 3.10.2013) rispondo proprio come in oggetto. Me ne frego! Me ne frego della nipote di Mubarak. Me ne frego di Berlusconi. Me ne frego del Parlamento.
E basta co' sta storia. E' forse quella l'unica nefandezza accettata o creduta da un Parlamento di nominati? Nelle commissioni parlamentari ne approvano a decine tutti giorni. Tutti i giorni. E il Governo Letta? Si è provato a leggere come è composto uno, anche uno solo, dei suoi decreti omnibus. Quelli che costituzionalmente dovrebbero avere il crisma della necessità e dell'urgenza e invece mischiano gli argomenti più vari e futili come fossero ortaggi di un insalata mista. Umiliando il Parlamento tutti i giorni. Questo accade tutti i giorni!
E che dire di quei paesi che ossequiamo recandoci questuanti a visitarli. Come gli Usa di quel generale che si presenta all'assemblea dell'ONU chiedendo di bombardare un paese intero agitando in mano la prova regina: una provetta di borotalco. Cosa dovremmo pensare degli USA? Seguendo il suo metro, che sono governati da una banda di cialtroni niente affatto diversa dalla nostra che almeno, per bombardare i Serbi, una scusa migliore eravamo riusciti pure ad accroccarla. O della perfida Albione che accetta silente che una delle sue multinazionali più profittevoli faccia massacrare dai sui vigilantes privati decine di inermi lavoratori in sciopero in Sud Africa? In Italia, per fortuna, bisogna risalire ai tempi di Bava Beccaris per ricordarsi di fatti del genere…
Nun ve regge cchiu!
Vito Antonio Ayroldi
Riassumiamo. Ci sono, sul pianeta, alcuni miliardi di donne e uomini che associano un certo paese al favoreggiamento della prostituzione minorile. Poi c'è il paese stesso che ha bisogno di fiducia, credito e circa trecento miliardi l'anno per rifinanziare il suo debito pubblico. E poi c'è lei, che se ne frega. (A.E.)