martedì 3 marzo 2009

Crocifisso in classe

Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Prove tecniche di prepotenza clericale
Solidarietà con il prof. Franco Coppoli sospeso dall'insegnamento in quanto "reo" di non voler fare lezione col crocifisso in classe, disobbedendo all'ordine del Dirigente scolasctico.

di Maria Mantello *)
Nell’esprimere tutta la sua solidarietà al prof. Franco Coppoli ("reo", a quanto sembrerebbe, di non aver obbedito all'ordine del Dirigente scolasctico di far lezione col crocifisso in classe), riteniamo del tutto inaccettabile la sospensiva a cui il docente è stato condannato dal Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione per aver fatto valere appieno il principio della laicità dello Stato costituzionalmente sancito. In base a questo, lo Stato repubblicano, non si può far portatore di una confessione religiosa, imponendo simboli religiosi nei luoghi pubblici, tanto più quando si tratta di un’aula scolastica, dove si educa all’appartenenza alla cittadinanza al di là delle preferenze religiose di singoli o gruppi. Fossero pure maggioritari.

Se infatti, anche il 100% degli italiani fossero cattolici, cosa che non è, lo Stato non potrebbe farsi propagatore della confessione della chiesa romana e del suo simbolo. Come hanno abbondantemente ricordato diverse sentenze della Corte Costituzionale (in particolare, 203/1989), e della Corte di Cassazione (in particolare, 439/2000). Nonché quella emessa recentemente dalla Sesta sezione penale della Cassazione il 17 febbraio 2009, che "ha annullato senza rinvio perché il fatto non sussiste" la condanna per il giudice del Tribunale di Camerino, Luigi Tosti, a sette mesi di reclusione per interruzione di pubblico servizio e omissione di atti d'ufficio inflitta dalla Corte d'Appello dell'Aquila nel maggio 2007, perché il magistrato si era rifiutato di svolgere le sue funzioni nell'aula giudiziaria a causa della presenza di un crocifisso.

*) Vicepresidente della Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"    

Riceviamo e volentieri segnaliamo ::: FAHRENHEIT :::
Settimana dal 2 al 6 marzo2009
www.fahre.rai.it ::: fahre@rai.it
Lunedi`a Parma arriva l' onda dei classici: saremo a Parma per il Festival MiniMondi, la rassegna dedicata alla letteratura e all'illustrazione per ragazzi. In diretta dal Teatro Regio una puntata speciale di Fahrenheit condotta da Marino Sinibaldi e dedicata ai classici della letteratura, per ragazzi e non solo: da Pinocchio a Moby Dick, scrittori, attori e musicisti ci racconteranno il classico che piu` hanno amato. Tra i tanti ospiti che si alterneranno ai nostri microfoni nel corso del pomeirggio, ci saranno Roberto Piumini e Antonia Arslan, Paolo Nori e Mario Lavagetto, e la musica dal vivo di Momo.

Tra gli ospiti della prossima settimana vi segnaliamo Marco Belpoliti, che sara` con noi mercoledi` per parlare de Il corpo del capo (Guanda), il suo ultimo saggio dedicato al rapporto tra Silvio Berlusconi e la fotografia; giovedi` invece, insieme allo storico della chiesa Alberto Melloni, indagheremo la figura di Papa Giovanni, al centro del saggio appena pubblicato da Einaudi, Papa Giovanni. Un cristiano e il suo concilio.

Lo spazio quotidiano delle 17.00, dedicato alla narrativa, vi offrira` l'occasione di ascoltare le interviste agli autori delle novita` in libreria: per il Libro del giorno, da martedi` a venerdi`, sfileranno per voi Piersandro Pallavicini, African inferno (Feltrinelli); Angelo Ferracuti, Viaggi da Fermo (Laterza); Flavio Soriga, L'amore a Londra e in altri luoghi (Bompiani); Lara Santoro, Il mio cuore riposava sul suo (e/o).

Potete cominciare a votare per il Libro del Mese scegliendo tra i libri presentati nel corso di febbraio: trovate l'elenco dei titoli in gara sul nostro sito in home page, oppure qui.

Il vocabolario della prossima settimana sara` curato da Paolo Perulli, docente di Sociologia economica all' Universita` del Piemonte orientale e di Filosofia presso l'Accademia di Architettura di Mendrisio, autore di Visioni di citta`. Le forme del mondo spaziale (Einaudi).

Vi ricordiamo che potete partecipare a Fahrenheit scrivendoci mail per commentare con noi i temi e i libri, e per suggerirci nuovi spunti di riflessione. I nostri Forum, dove prosegue il dibattito intorno ai libri di Merce` Rodoreda e all'articolo di Baricco sui finanziamenti pubblici al teatro e alla cultura, cosi` come il profilo su Facebook, sono a vostra disposizione per un dialogo e un confronto con la redazione e con gli altri ascoltatori.

Nella settimana che si e` appena conclusa abbiamo parlato molto dell' articolo di Baricco, insieme a lui e a altri ospiti, perche` i nodi sollevati non sono solo quelli relativi al teatro, ma riguardano lo stato della cultura in generale in Italia e il rapporto con due realta`importanti come la scuola e la televisone. Un ragionamento, quello innescato da Baricco, che sembra provenire direttamente, e seguire, quello iniziato con I Barbari , il saggio pubblicato nel 2006 e che potete riscoprire ascoltando l'intervista di allora grazie all' archivio del nostro sito cliccando qui.

Scriveteci tutte le mail che volete per commentare con noi i temi e gli ospiti delle nostre puntate e per partecipare alla Caccia al Libro

Buon ascolto su Radio3
La redazione di Fahrenheit     

Io continuo a pensare
Io continuo a pensare che Benedetto XVI sia molto intelligente, molto più di me, e che sappia tutto. Perciò non ho dubbi che abbia scelto appositamente il momento della revoca della scomunica dei lefevriani (un giorno prima del 50^ anniversario dell'indizione del Concilio Vaticano II e tre giorni prima della Giornata della memoria), con piena consapevolezza delle posizioni negazioniste del vescovo Williamson (i dossier del Vaticano sono più accurati di quelli del Kgb). Così come non ho dubbi che veda meglio di tutti noi lo strapotere della tecnoscienza specie in campo medico. Il Papa sa che l'alimentazione e l'idratazione forzate sono a tutti gli effetti terapie mediche e che quindi poteva valere anche per Eluana quanto previsto dal catechismo della Chiesa: "l'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima." Soprattutto il Papa crede al Paradiso e quindi alla necessità, arrivati a un certo punto della resistenza alla malattia, di accettare la resa, di lasciarsi andare in pace, di tornare nelle braccia del Padre.

E allora perché ha rivoluto i tradizionalisti anticonciliari e ha bacchettato a sangue il papà di Eluana (e indirettamente tutti quelli come me che l' hanno difeso)?

Tento una risposta.
Benedetto XVI ha come primo, ossessivo obiettivo del suo pontificato il ripristino del principio di Autorità. L'uomo moderno deve tornare a obbedire alla Chiesa. Per questo vanno bene i lefevriani: sono sì fratelli che sbagliano ma sono orientati nel senso giusto, credono prima di tutto nell'Autorità come dimensione essenziale della vita religiosa organizzata. Per questo non va bene Peppino Englaro: non è ammissibile che siano degli uomini, dei semplici uomini - un papà, una mamma, dei giudici - a decidere autonomamente sui confini della vita e della morte. Prima viene la sottomissione all'Autorità e poi dopo, solo dopo, possono seguire il riconoscimento della verità (i forni di Auschwitz) e la pratica della carità (l'interruzione dell'accanimento terapeutico).

Il Papa, con le sue scelte, sta irrigidendo sempre più il corpo della Chiesa, e quindi ne prepara lo schianto. Anche questo Lui lo sa: ogni sistema rigido precipita. Lo sa ma è come se il lato (positivo) del suo inconscio accelerasse il processo. Prima si cade, prima ci si rialza. Prima crolla questo sistema ecclesiastico, prima si riforma l'esperienza cristiana. Perciò proseguiranno nei prossimi tempi ulteriori interventi di contrasto all'intelligenza moderna (tipo la riconferma dell'Humanae vitae, il no ai preservativi nella lotta all'Aids, l'esclusione delle donne). I seminari e le chiese continueranno a svuotarsi e presto finirà definitivamente il mondo cattolico (già oggi ridotto a tre locali più servizi). Ma proprio in quel momento, in un luogo ancora imprecisato, si risentirà la voce che annuncia liberazione e comunione. Qualcuno tornerà a pronunciare parole belle come la rugiada mattutina, come il primo rossore dell'alba: "Laudato si', mi Signore, per sora nostra madre Terra... Laudato si' , mi Signore, per sora nostra morte corporale..." Costui sarà eletto Papa. Si chiamerà, finalmente, Francesco I. Saluti semplici come il poverello di Assisi.

Giovanni Colombo,
libero pensatore e consigliere comunale del PD a Milano